mercoledì, ottobre 17, 2007

Dubbi che mi nascono sui viali di Bologna

Antefatto: una settimana fa stavo facendo una passeggiata, mi avvicina un immigrato che mi ha chiesto se volevo comprare un giornale. Non interessandomi, ho rifiutato e allora, gentilmente, mi ha chiesto di aiutarlo perche' aveva fame. Cosi' gli ho offerto da mangiare, ci siamo presentati, abbiamo parlato cinque minuti ed eravamo tutti e due contenti. Lui perche' sfamato e, forse, con una speranza in piu'; io perche' ho aiutato una persona gentile in seria difficolta'. Non uno stronzo, non un rompicazzo e neanche uno che dice di avere fame per accattare dei soldi (che se gli offri un panino, rifiuta...).

Detto cio', ieri sera arrivo ad un semaforo. Qui a Bologna i lavavetri sono appostati 24 ore su 24. Ti fermi col rosso e sbucano da dietro i cartelloni che sembrano vietcong nella giungla. Uno, senza dire un cazzo, arriva, mi appoggia arrogantemente il suo strumento insaponato sul parabrezza e mi dice, "laviamo!". Io ero un "no" continuo. Lui, macche', ha perseverato finche' non mi sono girate le palle.

Ora vi chiedo. Sono io un bastardo o questi stronzi si comportano da perfetti rompicazzo? No, perche' la genialita' e' che, oltretutto, si posizionano su piu' semafori consecutivi...

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3 Comments:

Blogger JeffHawk said...

gli è che quando passeggi sei naturalmente nel cerchio dell'ammmore (come direbbe Loma) mentre quando guidi e sei fermo al semaforo sei nel cerchio dell'isteria.

venerdì, ottobre 19, 2007  
Blogger piteko said...

vedremo se hai ragione quando, a piedi, ti fermeranno per lavarti gli occhiali :)

venerdì, ottobre 19, 2007  
Anonymous Anonimo said...

Qui non ce ne sono. Forse perchè per il freddo gli si gela l'acqua nel secchio o forse perchè qui nessuno molla un euro. Nemmeno mendicanti o venditori di rose ai semafori... però sono convinta che siano rompicazzo.

lunedì, ottobre 22, 2007  

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